Mini racconti per sognare: Il giudice di pietra
- Gaia Soia
- 24 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 mag 2021

Protetto dal vento e dagli sguardi indiscreti, sorgeva un piccolo edificio dalla punta aguzza. In pochi conoscevano la sua esistenza, dal momento che non si rendeva visibile a tutti, e in ancora meno conoscevano il segreto che si celava dietro alle sue mura.
I coraggiosi che, una volta essere riusciti a vederlo, si decidevano ad entrare, ne uscivano totalmente diversi.
E quando dico diversi, non intendo solamente nell'animo o nei pensieri, nei modi e nei gusti, intendo proprio nel corpo.
Come mai, ti chiederai. Semplice: l'edificio, ormai da secoli, punisce tutti coloro che si sono macchiati di peccati grandi o piccoli, semplici bugie o crimini imperdonabili.
Per esempio si narra di Lara, una ragazza dalla lingua lunga che si divertiva ad ingannare tutti, che ne uscì con due orecchie da volpe e una folta coda, oppure di Filippo, un ragazzo dalla mano veloce, il quale si ritrovò a non averne più alcuna a doversi muovere strisciando via nei panni di un rettile con solo la testa rimasta umana. Ci fu anche chi commise atrocità che non mi sento di raccontarti e venne completamente trasformato in un grosso ragno peloso.

Vorrei poter dire che, se si dimostra di aver imparato la lezione e di essere diventati migliori nell'animo, si possa ritornare della propria forma, così come vorrei rassicurarti che una semplice bugia raccontata per proteggere qualcuno da una scomoda verità non valga, ma purtroppo non é così.
Insomma, non importa chi tu sia o cosa tu abbia fatto, nessuno è senza peccato di fronte a quel severo giudice di pietra e se ci tieni alle tue braccia e al tuo viso, nel malaugurato caso ti capitasse di vedere questo edificio, non cedere al suo fascino e scappa!
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